Prima Industrie è sempre stata un’azienda che crede fortemente nei principi della responsabilità sociale. Questo ci hanno portato a instaurare rapporti e relazioni con istituzioni scolastiche del territorio di Torino ad ogni livello  (Istituti Tecnici, Licei, Politecnico e Università).
Ne parliamo con Adriano Gallea e Francesca Lombardo, Colleghi HR, che da molti anni si occupano di formazione e dei rapporti con gli istituti scolastici di Torino e Provincia.

Queste attività sono iniziate nel 1994, all’epoca si usciva da un periodo di crisi di settore e vi era la necessità di trovare personale con preparazione tecnica di livello medio (scuola superiore) da inserire all’interno della struttura aziendale; in particolare giovani da avviare nei reparti produttive, di assistenza tecnica ma non solo.

Si partii prendendo contatti con alcuni Istituti Tecnici del territorio per organizzare attività di pre-orientamento, dedicate a giovani appena diplomati, e che consistevano in una formazione preventiva all’assunzione. Questa formazione era ed è tutt’ora strutturata in lezioni frontali e da fasi di affiancamento sul lavoro della durata di 3 o 4 settimane, con una selezione compiuta al termine di queste attività e finalizzata all’inserimento in dell’azienda.

Ogni ciclo di pre-orientamento coinvolge in media 10-12 ragazzi e ragazze con medie di inserimento del 50%, anche se siamo arrivati ad avere dei picchi anche dell’80%: questo significa che, evidentemente, la formazione scolastica ha funzionato, dando a questi ragazzi gli strumenti per affrontare con successo un percorso come questo.

Molto è cambiato da quando abbiamo iniziato: nei primi anni, per esempio, la possibilità per i ragazzi di dover affrontare trasferte di lavoro in giro per il mondo era un grande “selling point” mentre oggi, con il passare degli anni e con un mondo sempre più interconnesso, osserviamo che i ragazzi arrivano molto più informati rispetto al passato. Da questo punto di vista possiamo dire che le scuole oggi formano e orientano meglio rispetto a quanto non avvenisse vent’anni fa.

Successivamente abbiamo attivato anche, nell’ambito dell’Alternanza Suola Lavoro alcuni progetti di Percorso Duale, che prevede un’ancora maggiore interazione tra il mondo scuola e l’Azienda. Questo Percorso prevede infatti una presenza più intensa e impegna i partecipanti per un giorno la settimana nel corso del triennio. Questo fa sì che al termine del programma la presenza in azienda superi largamente il numero di ore standard previste (per un totale di 90 ore nel corso del triennio).

Al momento questi percorsi sono concordati con gli Istituti Tecnici. Negli ultimi anni, sempre più spesso, veniamo contattati anche da licei interessati ad programmi di orientamento che si concretizzano attraverso visite delle nostra sede e da incontri presso le scuole.

Vi sono poi i progetti legati ai Master Universitari; in questo caso, grazie agli strumenti messi a disposizione della Regione, l’Azienda partecipa direttamente e collabora con le Università del territorio, principalmente il Politecnico, per realizzare dei percorsi di formazione tecnica avanzata finalizzata alla formazione di giovani da inserire in organico attraverso Contratti di Apprendistato di Alta Formazione.
Queste iniziative hanno avuto successo e il tasso di inserimento in azienda è stato del 100%.

Finora abbiamo parlato principalmente di istituti e università con profili prettamente tecnici. In passato, infatti, non c’era l’interesse a svolgere attività di orientamento all’interno di un liceo, poiché visto principalmente come un trampolino di lancio verso percorsi universitari.
Oggi invece sempre più licei stanno evolvendo, iniziando a offrire anche dei percorsi dal profilo più tecnico.

Questa tendenza mette in luce uno degli aspetti a nostro avviso più interessanti del mondo del lavoro di oggi: la sempre maggiore ibridazione e contaminazione tra il mondo tecnico e umanistico. Se da un lato, come abbiamo visto, gli istituti scolastici stanno iniziando a recepire questo nuovo trend, anche le aziende sono sempre più consapevoli di aver bisogno di competenze miste, con l’elemento umano come qualificante anche per il proprio prodotto.

È per questo che in questi giorni abbiamo incontrato gruppi di studenti del Liceo Classico D’Azeglio, uno storico e prestigioso istituto del Centro di Torino, nell’ambito dei PCTO  (Progetti per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento).
E’ stata l’occasione per fornire a queste/i ragazze/i nuovi strumenti che li mettano in grado di entrare in contatto con il mondo del lavoro in modo più informato e consapevole.

In particolare ci si è concentrati sull’importanza di concetti come la multipotenzialità che oggi, in contrapposizione alla specializzazione, rappresenta uno degli elementi qualificanti di ciò che cercano le aziende in un giovane.
Non diciamo che una figura specializzata abbia perso di importanza o interesse ma che sempre più spesso ci sarà bisogno di persone, in questo caso giovani, con una formazione ampia e differenziata, anche in ambiti che in passato non sarebbero stati ritenuti interessanti come, appunto, una formazione umanistica. 

Parallelamente abbiamo sottolineato l’importanza delle soft skills nel mercato del lavoro di oggi e la differenza rispetto alle hard skills.
Le hard skills sono infatti legate a specifiche conoscenze tecniche e formazione, mentre le soft skills rappresentano tratti della personalità come la leadership, la comunicazione, la gestione del tempo ecc.

Entrambi i tipi di competenza sono necessari per svolgere e avanzare con successo nella maggior parte dei lavori ma negli ultimi anni l’importanza delle soft skills è cresciuta sempre di più.
Si tratta di un punto di attenzione importante in quanto le scuole non sempre possono seguire, per esempio, l’evoluzione tecnologica dei sistemi di comunicazione e questo tipo di incontri sono l’occasione ideale per sottolineare l’importanza degli aspetti legati alla personalità che vengono osservati nella selezione delle future risorse.

Vorremmo infine citare un’iniziativa a cui crediamo molto e che pensiamo rappresenti l’altra tendenza “di rottura” che vediamo nel mondo di oggi. Se da un lato, come abbiamo visto, ci si sta orientando verso la fine di una distinzione netta tra mondo tecnico e umanistico, dall’altro è sempre più forte la tendenza a ridurre al minimo la differenza di genere per quanto riguarda l’accesso al mondo del lavoro e a determinati tipi di formazione.
Per quanto riguarda il mondo del lavoro Prima Industrie opera in un settore, quello metalmeccanico, storicamente composto da attori, ad ogni livello, principalmente di genere maschile.
Stessa cosa che, a livello di formazione, avviene per le discipline STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics); in questo caso Prima Industrie partecipa attivamente alle attività dell’Associazione STEM By Women, che promuove formazione e orientamento a ragazze ancora iscritte alla scuola media-superiore o all’università e finalizzato alla promozione di questo tipo di discipline al fine di ridurre sempre di più il gap di genere ancora molto evidente soprattutto in alcuni corsi di laura puramente tecnici.
L’obbiettivo è che, in futuro, anche le aziende recepiscano questa nuova tendenza e che siano sempre meno i settori produttivi, come il nostro, dove l’elemento femminile risulta essere ancora troppo sotto-rappresentato.