SPE installa la BCe 2720 di Prima Power, una pannellatrice all’avanguardia
In linea generale, molti non troverebbero emozionante osservare un processo produttivo, ma non si può dire lo stesso dell’operazione di piegatura della pannellatrice BCe 2720 di Prima Power. Osservare le attività ad alta precisione di questo centro di piegatura semiautomatico trasmette un senso di armonia ed eleganza.
Fondata nel 1989 e con sede a Roodepoort, Gauteng (Sud Africa), Stainless Precision Engineering (SPE) ha conseguito varie certificazioni ISO ed EN che includono l’accreditamento ISO 9001 per gli ultimi 20 anni, ISO 3834 Parte 2 ed EN15085-2 CL1 e, dal suo stabilimento, si dedica alla fabbricazione a 360° di prodotti o componenti in metallo, in volumi medio-alti, in base ai requisiti specifici dei clienti.
SPE è in grado di offrire una gamma completa di servizi per la lamiera e la fabbricazione grazie all’utilizzo di macchinari CNC all’avanguardia che includono laser, punzonatrici, piegatrici manuali e robotizzate, pannellatrici, fresatrici, torni, saldatrici MIG manuali e robotizzate, saldatrici TIG, saldatrici laser, saldatrici a punti, piegatrici per tubi e molti altri processi e attrezzature ausiliarie come, a titolo d’esempio, rettifica/sbavatura, lucidatura/spazzolatura, verniciatura a polvere, spruzzatura umida, elettrodeposizione, assemblaggio completo del prodotto e imballaggio.
Nuova pannellatrice BCe 2720 di Prima Power
Consegnata e installata a marzo 2024 da Talmac Machine Tools, la pannellatrice BCe 2720 di Prima Power è entrata in funzione immediatamente, permettendo di sostituire altre tre presso piegatrici.
“Come per ogni cosa, le macchine hanno i loro limiti e capacità, ma se si vuole fare un confronto vero e proprio, data la precisione operativa e i componenti in lavorazione, sarebbe possibile eliminare tre presso piegatrici e usare solo la pannellatrice. Lavoriamo prevalentemente con materiali di calibro medio-leggero tra 1,6 e 2 mm. Lavoriamo anche spessori più alti e più bassi, ma per le nostre applicazioni questa macchina è la soluzione perfetta”, ha spiegato Dean Findlay, titolare di SPE.
SPE lavora principalmente con alluminio, acciaio al carbonio e acciaio inossidabile per il commercio al dettaglio, punti vendita, il controllo degli accessi, l’IT e le comunicazioni, l’immagazzinamento, l’hospitality, l’assistenza sanitaria, il settore bancario, sicurezza e protezione e ferroviario.
“Vogliamo sempre essere al primo posto in termini di tecnologia utilizzata. Le pannellatrici non sono una novità, ma è questo tipo di attrezzatura che ci aiuta a migliorare i nostri processi e ci rende più efficienti. Ed è proprio ciò a cui puntiamo: il miglioramento continuo”.
“La tecnologia in queste macchine ha fatto molta strada da quando abbiamo considerato per la prima volta l’idea di una pannellatrice molti anni fa. All’epoca la precisione proprio non esisteva. La tecnologia utilizzata da questa particolare pannellatrice è estremamente avanzata e uno dei motivi principali per cui abbiamo scelto questa macchina è stata la sua interfaccia software”, continua Findlay.
“Sebbene attualmente la macchina funzioni in una configurazione standalone con operazioni di carico e scarico manuali, l'abbiamo configurata in modo tale da poter aggiungere la robotica, se lo desideriamo, e trasformarla in una cella completamente automatizzata. Per ora stiamo solo imparando a conoscerne le capacità e a prenderci confidenza. Un altro dei tanti vantaggi di questa pannellatrice è che non sono necessarie modifiche o configurazioni degli utensili quando si passa da un'operazione all’altra. Una volta completata la programmazione, è molto facile passare da un lavoro all'altro, indipendentemente da spessori o materiali. Parliamo davvero di un'operazione di pochi secondi: è semplicemente straordinario”, ha affermato il direttore André Durandt, che ha rivestito un ruolo fondamentale nella selezione della macchina e nelle attuali operazioni di Prima, tra cui progettazione e programmazione.
La BCe 2720 di Prima Power è ad azionamento servoelettrico ed è dotata di otto motori indipendenti e diversi assi CNC. La BCe 2720 consente di lavorare spessori di materiale da 0,5 a 3,2 mm di acciaio dolce, fino a 2,2 mm di acciaio inossidabile e fino a 4 mm di alluminio. La macchina ha una lunghezza di piegatura massima di 2.750 mm, ospita una lunghezza e una larghezza massima della lamiera di 2.850 x 1.500 mm, una diagonale massima del pannello di 3.000 mm, un'altezza di piegatura massima di 264 mm con una forza di piegatura di 41 tonnellate e una forza di serraggio di 90 tonnellate.
Offre una qualità di piegatura eccezionale, possibile tramite l'uso di un database di correzione dell'angolo e della tecnologia servoelettrica. La tavola LUT consente di preparare il pezzo successivo durante la lavorazione della lamiera, ottimizzando così l’efficienza sia della macchina che del suo operatore. L'operazione di carico manuale è semplice e si adatta a lotti di qualsiasi dimensione, che si tratti di kit o singoli componenti. Inoltre, la programmazione 3D presenta una simulazione integrata del ciclo di piegatura per fornire all’operatore un quadro chiaro prima di iniziare una produzione in lotti.
Attualmente, SPE vanta una flotta di circa 30 macchine e sistemi CNC nel reparto di produzione ben progettato e organizzato per reparto. Ognuno di questi reparti ha il proprio responsabile, integrando così un proprio processo di responsabilità e controllo della qualità. Comprendono le presso piegatrici, la nuova pannellatrice, le fresatrici e i torni CNC, laser in fibra, tra cui uno con operazioni di carico e scarico completamente automatizzate, nonché punzonatrici. SPE si estende su una superficie di circa 17.000 m2 coperti e impiega circa 350 dipendenti.
Oltre alla fabbricazione, SPE offre anche una consulenza integrata di progettazione e ingegneria nella propria offerta di servizi. Il team SPE collabora a stretto contatto con i clienti per comprendere le loro esigenze specifiche, fornendo approfondimenti e raccomandazioni che migliorano la funzionalità e l’efficienza dei componenti in produzione. Questo approccio improntato sulla consulenza le è valsa la reputazione di partner di fiducia nel settore dell'ingegneria in quanto produttore e fornitore OEM. Ciò include ogni cosa, dai componenti personalizzati ai sistemi completi.
SPE è davvero ciò che si definisce un punto di riferimento unico che opera in un impianto di prim'ordine, una filosofia che permea il loro approccio alla produzione da oltre 30 anni. Nel corso degli anni, SPE è riuscita a svolgere internamente praticamente ogni aspetto del processo di fabbricazione. È questo tipo di controllo di qualità sull’intero processo di progettazione che supporta la produzione di componenti critici che richiedono la conformità a standard rigorosi per una garanzia di sicurezza ed efficacia.
Operando come uno stabilimento praticamente paperless, SPE è sempre stata orientata al software vantando la propria soluzione software di produzione ERP sviluppata internamente, che monitora ogni aspetto della fabbricazione, dal preventivo, alla preparazione, allo stoccaggio, alla programmazione fino alla fatturazione, oltre a tutti i sistemi ISO pertinenti alla produzione in serie e ai controlli di qualità.
“SPE ha sviluppato questo sistema in modo continuo negli ultimi 20 anni, facendo della tracciabilità uno dei suoi maggiori vantaggi, specialmente per un'officina di produzione su commissione. Quando si producono migliaia e migliaia di componenti ogni mese, saper utilizzare il software per monitorare l’intero processo di produzione è estremamente vantaggioso”, ha aggiunto Kaveshan Nayager, Amministratore delegato.
Alla scoperta di nuovi lidi
Essere soddisfatti in un mondo di interconnettività in continua espansione equivarrebbe ad adagiarsi sugli allori. SPE ha da poco portato la sua attività anche negli Stati Uniti, a Jacksonville, in Florida, e attualmente ha una struttura di stoccaggio e distribuzione in grado di eseguire processi di produzione leggera, finitura o assemblaggio.
L'obiettivo primario è produrre prodotti di alta qualità in Sud Africa e distribuirli negli Stati Uniti.
La sede di Jacksonville è ideale grazie alla presenza del porto, della rete ferroviaria CSX e del facile accesso alle autostrade I-10 e I-95.
“In questa fase utilizziamo lo stabilimento solo per lo stoccaggio e la distribuzione, perché stiamo ancora prendendo confidenza con il nuovo mercato e la nuova cultura. Al momento abbiamo una piccola base di clienti e vogliamo vedere come crescerà. È un mercato difficile e molto vasto, non sarà tutto in discesa. Dobbiamo solo farci trasportare e vedere dove ci porterà”, ha concluso Findlay.
Autore dell’articolo: Damon Crawford, Metalworking News
Nella foto in alto: Il Direttore Andre Durandt, il CEO e Presidente Dean Findlay e l’Amministratore delegato Kaveshan Nsayager